Fogne del paradiso

Oggi voglio raccomandarvi un libro uscito nel 2016 ed edito da Oaks Editrice. Si intitola “Fogne del paradiso: Nizza 1976 – La rapina del secolo

Nizza e i marsigliesi

“Fogne del paradiso” non richiede certo l’intervento di www.autospurgo-roma.info, ma la storia si avvale sempre dell’ambiente fognario. Lo scrittore, Albert Spaggiari, ci racconta, attraverso queste pagine, la rapina del secolo compiuta “senza armi, senza odio, senza violenza”. Questo è quanto venne scritto dalla banda sui muri del caveau de la Société Générale, dopo averlo svuotato. Potrebbe essere la trama di un bel romanzo, però non si tratta di un romanzo, ma di un racconto autobiografico. A comandare la banda di marsigliesi, infatti fu proprio Albert Spaggiari, che poi venne catturato, ma questa è un’altra storia.

Spaggiari  meglio di James Bond

L’autore, come abbiamo detto, venne catturato, ma riuscì ad evadere con una fuga, a dir poco, rocambolesca e avventurosa, per poter poi vivere libero fino alla fine della sua vita.

“Io sono un ladro. Ve lo dico per onestà. Prima di questa avventura – o questo scasso, se preferite – mi ero assopito per otto lunghi anni nel commercio. Ho provato anche questo. Ho provato tutto. Si trattava di un negozio di foto. Un vero coma. Il reddito, l’IVA, i sussidi, la sicurezza sociale, le assicurazioni obbligatorie, le imposte locali, le etichette, le autostrade, i parcheggi, le contravvenzioni, le contribuzioni, le reti viarie, le insegne, gli spazzini, la televisione, gli sconti, i piccoli omaggi, i favoritismi, gli sbirri, gli ospedali, le feste padronali, i contributi, le mutue…Ho pagato per tutto. Per i figli che non ho avuto, per la stupidità universale. Mi facevano pagare anche per la mia merda che avrebbe dovuto nutrire la terra.”

Così si presenta quest’uomo, ma chi era realmente? Nato in Provenza nel 1932 è stato volontario nell’esercito francese in Indocina, dove svolgeva azioni da paracadutista, negli anni sessanta entra a far parte dell’ O.A.S. (Organisation Armée Secrète) che lottava contro l’indipendenza dell’Algeria, arrivato quasi ad uccidere De Gaulle, fotografo, latitante, ex carcerato, ladro, anarchico, ha lottato sempre per un ideale. Sembra strano considerare una persona simile un idealista, ma leggendo queste pagine vi accorgerete che battono di un cuore pulsante inatteso.